Lo scorso 22 febbraio 2021 si è tenuto il webinar della FAVO “La vaccinazione COVID per i malati oncologici: la parola agli esperti”.
Tema di grande attualità, con cui la Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia ha voluto sollecitare l’attenzione di tutti, cittadini e istituzioni, circa il pericolo di una scarsa tutela – in tempi di COVID – per il malato oncologico, che deve evitare ad ogni costo l’infezione, non solo per i rischi diretti ma anche per la conseguente interruzione delle terapie oncologiche, con grandi incertezze circa la possibilità di riprenderle o iniziarle.
Il malato oncologico va quindi il più possibile protetto, con le misure igieniche, di distanziamento e di protezione individuale, ma ora anche con il vaccino, cioè con l’impegno di tutta la comunità.
Per fare chiarezza sulla ridda di informazioni vere, dubbie e decisamente fantasiose che invadono media e social, i relatori hanno fatto il punto sui temi più scottanti.
Alcuni punti
- meglio qualunque vaccino che nessun vaccino
- bisogna vaccinarsi adesso! il prima possibile!! Alcuni pazienti oncologici che sono anche vigili, poliziotti, insegnanti, sono stati bloccati nell’effettuazione più tempestiva del vaccino Astra-Zeneca previsto per le loro categorie professionali, con la motivazione che più avanti avrebbero fatto il vaccino Pfizer come pazienti oncologici…
- non vi sono reali dati sul fatto che un vaccino sia migliore di un altro
- non vi sono reali controindicazioni al vaccino per il COVID
- le allergie ai mezzi di contrasto sono 3 volte più frequenti rispetto alle allergie ai vaccini
- le reazioni allergiche documentate al vaccino per il COVID sono risultate più lievi delle allergie al vaccino anti-influenzale
- i vaccini anti-COVID sono sicuri: le reazioni allergiche documentate per il vaccino Pfizer sono di 11 / milione. Quelle del vaccino contro il morbillo di 28 / milione: il dato è quindi allineato e sicuro
- tutte le strutture vaccinali sono organizzate in modo da far fronte ad eventuali reazioni allergiche. È previsto in ogni caso un adeguato periodo di osservazione dopo la somministrazione del vaccino
- Nessuna controindicazione a sottoporsi al vaccino per il COVID se si è allergici ad altre sostanze o farmaci. La persona effettuerà solo una fase di osservazione più prolungata
- non bisogna confondere le allergie con le reazioni di attivazione del sistema immunitario conseguenti alla vaccinazione (dolori articolari, ingrandimento linfonodale, cefalea, ….)
- nessuna controindicazione a vaccinarsi se un paziente è in trattamento chemio- o chemio-immunoterapico, o con farmaci bio-molecolari
- non vaccinarsi al momento di maggior riduzione dei globuli bianchi, in caso di cicli chemioterapici. Ciò non perché la cosa sia problematica ma perché non avremmo nessuna o scarsa risposta. nvece da un vaccino vogliamo il massimrisposta immune
- se un paziente oncologico ha una malattia metastatica, deve/può vaccinarsi? SÌ! E a maggior ragione. nche perché alcune terapie immunosoppressive riducono le difese immunitarie anche nel lungo termine. Eventualmente potrà essere effettuata una valutazione caso per caso con l’Oncologo
- bisogna vaccinarsi non appena possibile, anche perché non si può sapere con certezza come andranno le forniture. I calendari vaccinali vengono fatti e rifatti anche in base alla disponibilità di vaccini
- se arriveranno i previsti 13 milioni di vaccini, meglio ! se arriverà il vaccino a singola somministrazione, meglio ancora!
- ma la parola d’ordine deve essere pazienza! Le intemperanze, in un momento di tante incertezze, non servono a nulla: le conoscenze si stanno via via raccogliendo
Chi deve essere vaccinato e quando, se ha già avuto il COVID
Anche se lo si è già avuto, ci si deve vaccinare, soprattutto se l’infezione è avvenuta almeno 6 mei prima. Soltanto, il sistema immunitario può reagire maggiormente, accentuando i sintomi di attivazione, come cefalea, dolore al punto di inoculazione, febbre, dolori articolari/muscolari. Le infezioni virali coinvolgono l’immunità cellulo-mediata, non solo e non tanto quella umorale; pertanto, il titolo anticorpale di una precedente infezione potrebbe non essere un indicatore fedele di protezione; d’altronde chi non ha una grande risposta anticorpale può comunque avere una buona risposta cellulo-mediata.
Se dopo la vaccinazione si presentano effetti collaterali, questi vanno segnalati sul sito www.vigifarmaco.it dell’AIFA. Tutte le reazioni, segnalate, anche lievi, contribuiscono ad aumentare le conoscenze. È possibile inoltre che anche la vaccinazione anti-COVID dovrà essere annuale, come quella anti-influenzale.