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Vaccino anti-COVID per i malati oncologici

Corona Coronavirus Virus Covid   - geralt / Pixabay

Lo scorso 22 febbraio 2021 si è tenuto il webinar della FAVO “La vaccinazione COVID per i malati oncologici: la parola agli esperti”.

Tema di grande attualità, con cui la Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia ha voluto sollecitare l’attenzione di tutti, cittadini e istituzioni, circa il pericolo di una scarsa tutela – in tempi di COVID – per il malato oncologico, che deve evitare ad ogni costo l’infezione, non solo per i rischi diretti ma anche per la conseguente interruzione delle terapie oncologiche, con grandi incertezze circa la possibilità di riprenderle o iniziarle.

Il malato oncologico va quindi il più possibile protetto, con le misure igieniche, di distanziamento e di protezione individuale, ma ora anche con il vaccino, cioè con l’impegno di tutta la comunità.

Per fare chiarezza sulla ridda di informazioni vere, dubbie e decisamente fantasiose che invadono media e social, i relatori hanno fatto il punto sui temi più scottanti.

Alcuni punti

  1. meglio qualunque vaccino che nessun vaccino
  2. bisogna vaccinarsi adesso! il prima possibile!! Alcuni pazienti oncologici che sono anche vigili, poliziotti, insegnanti, sono stati bloccati nell’effettuazione più tempestiva del vaccino Astra-Zeneca previsto per le loro categorie professionali, con la motivazione che più avanti avrebbero fatto il vaccino Pfizer come pazienti oncologici…
  3. non vi sono reali dati sul fatto che un vaccino sia migliore di un altro
  4. non vi sono reali controindicazioni al vaccino per il COVID
  5. le allergie ai mezzi di contrasto sono 3 volte più frequenti rispetto alle allergie ai vaccini
  6. le reazioni allergiche documentate al vaccino per il COVID sono risultate più lievi delle allergie al vaccino anti-influenzale
  7. i vaccini anti-COVID sono sicuri: le reazioni allergiche documentate per il vaccino Pfizer sono di 11 / milione. Quelle del vaccino contro il morbillo di 28 / milione: il dato è quindi allineato e sicuro
  8. tutte le strutture vaccinali sono organizzate in modo da far fronte ad eventuali reazioni allergiche. È previsto in ogni caso un adeguato periodo di osservazione dopo la somministrazione del vaccino
  9. Nessuna controindicazione a sottoporsi al vaccino per il COVID se si è allergici ad altre sostanze o farmaci. La persona effettuerà solo una fase di osservazione più prolungata
  10. non bisogna confondere le allergie con le reazioni di attivazione del sistema immunitario conseguenti alla vaccinazione (dolori articolari, ingrandimento linfonodale, cefalea, ….)
  11. nessuna controindicazione a vaccinarsi se un paziente è in trattamento chemio- o chemio-immunoterapico, o con farmaci bio-molecolari
  12. non vaccinarsi al momento di maggior riduzione dei globuli bianchi, in caso di cicli chemioterapici. Ciò non perché la cosa sia problematica ma perché non avremmo nessuna o scarsa risposta. nvece da un vaccino vogliamo il massimrisposta immune
  13. se un paziente oncologico ha una malattia metastatica, deve/può vaccinarsi? ! E a maggior ragione. nche perché alcune terapie immunosoppressive riducono le difese immunitarie anche nel lungo termine. Eventualmente potrà essere effettuata una valutazione caso per caso con l’Oncologo
  14. bisogna vaccinarsi non appena possibile, anche perché non si può sapere con certezza come andranno le forniture. I calendari vaccinali vengono fatti e rifatti anche in base alla disponibilità di vaccini
  15. se arriveranno i previsti 13 milioni di vaccini, meglio ! se arriverà il vaccino a singola somministrazione, meglio ancora!
  16. ma la parola d’ordine deve essere pazienza! Le intemperanze, in un momento di tante incertezze, non servono a nulla: le conoscenze si stanno via via raccogliendo

Chi deve essere vaccinato e quando, se ha già avuto il COVID

Anche se lo si è già avuto, ci si deve vaccinare, soprattutto se l’infezione è avvenuta almeno 6 mei prima. Soltanto, il sistema immunitario può reagire maggiormente, accentuando i sintomi di attivazione, come cefalea, dolore al punto di inoculazione, febbre, dolori articolari/muscolari. Le infezioni virali coinvolgono l’immunità cellulo-mediata, non solo e non tanto quella umorale; pertanto, il titolo anticorpale di una precedente infezione potrebbe non essere un indicatore fedele di protezione; d’altronde chi non ha una grande risposta anticorpale può comunque avere una buona risposta cellulo-mediata.

Se dopo la vaccinazione si presentano effetti collaterali, questi vanno segnalati sul sito www.vigifarmaco.it dell’AIFA. Tutte le reazioni, segnalate, anche lievi, contribuiscono ad aumentare le conoscenze. È possibile inoltre che anche la vaccinazione anti-COVID dovrà essere annuale, come quella anti-influenzale.